Articoli sulla posizione di FIADDA TOSCANA sulla lingua dei segni
Famiglie Italiane Associate
per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi
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No al riconoscimento della LIS
(Alinews) – Torino, 9 lug – Il Consiglio regionale del Piemonte si appresta a varare,
forse già nella seduta consiliare di domani, una legge quadro che riconosce la
Lingua dei Segni come “lingua propria della comunità dei sordi". Tra le azioni
previste l’insegnamento della LIS nelle scuole primarie e secondarie, nei rapporti
con le pubbliche amministrazioni, azioni di promozione dell’uso della LIS, realizzazione di trasmissioni
televisive, con uno stanziamento annuo di 150 mila euro per l’attuazione della legge. Un provvedimento
che non convince però diversi consiglieri e soprattutto le associazioni delle famiglie degli audiolesi. “Bene
l’intento di favorire l’inserimento dei disabili uditivi e l’attenzione rivolta al processo educativo –
riconoscono i Consiglieri Nino Boeti, PD, e Andrea Stara, Gruppo Insieme per Bresso, – Ma qui si profila un
cambiamento di status per cui le persone sorde non sarebbero più disabili, ma appartenenti ad una
minoranza linguistica.
Pubblichiamo l'articolo di
Antonio Pala (La
Repubblica 18 aprile 2013)
che condividiamo
totalmente.
"La campagna scatenata a
favore del riconoscimento
della cosiddetta Lingua
Italiana dei Segni (LIS)
sostenuta anche da alte
cariche istituzionali, ci
pare quanto meno
azzardata. Così come ci
pare azzardato richiamarsi
all'art.6 della Costituzione
che sancisce la tutela
delle minoranze
linguistiche. A nostro
avviso non si può
identificare una minoranza
linguistica sulla base di un
deficit...
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